AUTORE: Jacopo Robusti detto il Tintoretto
DATA:1564-66
SECOLO: XVI
MISURA: 221 cm x 413 cm
TECNICA: olio su tela
COLLOCAZIONE: Cappella del Santissimo Sacramento, parete destra
Tra le numerose raffigurazioni delle Ultime Cene eseguite da Jacopo Tintoretto, questa si distingue per l’ambientazione umile di uno scantinato, dove emergono le prime luci del tramonto nell’androne del palazzo visibile sullo sfondo. La scena è arricchita da elementi evocativi della vita popolare, come la presenza di un’anziana donna intenta a filare, un giovane paggio che svolge servizievoli mansioni e persino un gatto che si aggira nell’ambiente circostante. L’immagine rappresenta il momento successivo all’annuncio del tradimento, con gli apostoli che ricevono attoniti la notizia e vengono caratterizzati in modi diversi nella loro espressione e postura. Giuda, collocato nella parte più oscura della stanza, si china con la mano immersa nel piatto, a sottolineare il suo ruolo nell’evento infame.
Accanto a Gesù, che occupa una posizione centrale nella prospettiva della scena, troviamo la figura di Pietro, prontamente raffigurato mentre giura fedeltà, e Giovanni, rappresentato come un personaggio addormentato e vestito in colori simili a quelli del maestro, forse anticipando la futura parentela spirituale che verrà stabilita quando, sulla croce, Gesù dirà alla madre: “Donna, ecco tuo figlio”.
Altre interpretazioni suggeriscono che il traditore possa essere individuato nella figura di colui che si china per raccogliere il fiasco di vino, essendo privo di aureola, simbolo di santità.
