VIA CRUCIS: GESÙ SPOGLIATO E ABBEVERATO DI FIELE

San Marco 2542, 30124, Venezia VE

AUTORE: Giandomenico Tiepolo

SECOLO: XVIII°

CHIESA: Chiesa di San Polo

DATA: 1747-49

COLLOCAZIONE: oratorio del crocifisso (nella mappa dell’oratorio n°10)

TECNICA: olio su tela

La Via Crucis è opera giovanile di Giandomenico Tiepolo, che, sebbene ancora acerba, dimostra già tutti i presupposti della sua arte e le differenze da quella del padre (quest’ultima invece è completamente omologata alla pittura ordinaria, tanto da mettere in seria difficoltà la critica per le attribuzioni).

Un’adesione alla realtà più profonda, una retorica già quasi borghese, un’indifferenza per il mistero del sacro che lo allontana dal padre, ultimo rappresentante dell’ancient regime: queste sono le caratteristiche del linguaggio di Giandomenico.

I quattordici dipinti dedicati alla Via Crucis costituiscono in assoluto la prima redazione dipinta di questo soggetto a Venezia; seguiranno quelle di Antonio Zucchi per le chiese di San Giobbe e di Santa Maria del Giglio.

Il giovane pittore scelse di conferire alle vicende un ritmo narrativo estremamente serrato, di intensa drammaticità, estraneo a pause. Le scene ritratte sono caratterizzate dalla costante presenza di una folla tumultuante, profondamente partecipe alla tragedia umana di Cristo. In questa opera viene raffigurato il committente Bartolomeo Carminati (parroco di San Polo nel 1793), che appare di spalle mentre volge il capo all’indietro verso lo spettatore, vestito di un manto rosso.