AUTORE: Paolo Caliari detto il Veronese
SECOLO: XVI°
CHIESA: Chiesa di San Sebastiano
DATA: 1558-60
COLLOCAZIONE: organo – parete sinistra sopra la porta della sacrestia (nella mappa n°14)
MISURE: 490 x 190 cm
TECNICA: olio su tela
Nell’ottobre del 1558 Bernardo Torlioni commissionò l’organo ad Alessandro Visentin e la relativa cassa al maestro Domenico da Treviso. Quest’ultimo s’impegnò ad eseguire l’apposito disegno di Paolo Veronese. I maestri Francesco Fiorentino e Bartolomeo Bolognese s’incaricheranno successivamente delle dorature.
La struttura dell’organo era tra l’altro chiamata a bilanciare il gigantesco sepolcro dell’arcivescovo Livio Podacataro, disegnato da Jacopo Sansovino, che si andava realizzando sulla parete di fronte.
Tra il 1559 ed il 1560 Paolo Veronese dipinge le grandi portelle che ad ante chiuse presentano la Presentazione di Gesù al Tempio e ad ante aperte mostrano la Piscina probatica.
La piscina in realtà non viene raffigurata, ma è possibile immaginarla al di sotto: naturalmente non si tratta di un banale espediente a semplificare l’impaginazione del dipinto, ma soprattutto è la sottolineatura del nuovo miracolo che letteralmente cancella la presunta magia pagana delle acque invisibili.
