AUTORE: Andrea Celesti
DATAZIONE: 1680 ca.
SECOLO: XVII
TECNICA: olio su tela
COLLOCAZIONE: navata centrale, nona arcata destra (nella pianta n°16)
Viene qui rappresentato un episodio storico avvenuto nel 1621-24, uno dei tanti successi della brutale reazione dei cattolici, che si erano armati per sconfiggere, con l’aiuto divino, quel gruppo ormai numeroso di secessionisti. Anche i carmelitani parteciparono alla cacciata degli eretici e per lungo tempo se ne fecero un vanto.
La scena si dettaglia con i soldati ugonotti in rotta, così sembra essere il loro atteggiamento, mentre altri cadono e precipitano dalle mura della città, distrutta dal fuoco; alabarde e spadoni giacciono a terra abbandonati, i morti e i feriti si accumulano ai piedi delle mura di Anversa; sulla destra, stante, un vecchio magro e macilento, con una lunga barba e vesti lacerate, partecipa alla battaglia, con il braccio alzato che impugna un bastone. Il personaggio, a cui manca qualsiasi elemento guerresco, potrebbe rappresentare un carmelitano superstite o un sofferente cittadino, che ha patito i tormenti della dominazione eretica. Alla figura della Madonna in alto tra le nubi, sulla sinistra, dietro la grata di una finestra, appare la beata Anna di San Bartolomeo con alcune compagne in preghiera.
Celesti rappresenta in quegli anni un’originale contraddizione rispetto ad altri artisti veneziani a lui contemporanei, che i critici d’arte hanno consapevolmente definito “i tenebrosi”, poiché caratterizzavano le loro opere con l’uso di toni scuri e drammaticamente illuminati da scorci di luce improvvisa. Celesti, come ironicamente suggerisce anche il nome, non segue questa moda, per cui l’ambiente è immerso in chiarezza e trasparenza e i colori rimangono brillanti e accesi.
Celesti nacque nel 1637 e lavorò in Veneto e nel Bresciano, decorando molte ville signorili, i cui proprietari sembravano preferire la luminosità dei suoi colori e l’apertura delle sue composizioni alla tenebrosità dominante in quegli anni.
