FACCIATA

30122 Venezia VE

AUTORE: Francesco Smeraldi

SECOLO: XVII°

CHIESA: Basilica di San Pietro di Castello

DATA: 1594-1596

COLLOCAZIONE: Castello- campo San Pietro

TECNICA: muratura

L’isola di San Pietro di Castello fu tra le prime abitate in laguna quando ancora Venezia non era costruita. Veniva un tempo chiamata Olivolo: per alcuni tale nome deriva dal greco oligos (piccolo) forse per le dimensioni del castello che vi sorgeva per altri, invece, dagli uliveti che vi fiorivano. Nel corso del VII secolo fu fondata una prima chiesa dedicata ai santi Sergio e Bacco, aggregata al castello bizantino che, nel 774, venne riedificata dal vescovo Magno in onore di san Pietro per divenire la sede vescovile. Dal 1451 l’edificio diviene sede patriarcale mantenendo tale funzione fino al 1807. L’attuale complesso architettonico si articola in un corpo ricostruito, in seguito all’incendio a partire dal 1619 dall’architetto Giangirolamo Graniglia, e di una facciata precedente realizzata alla fine del XVI secolo dall’architetto Smeraldi su modello del Palladio. La facciata è tripartita come l’impianto interno della chiesa in una parte centrale più elevata rispetto alle due ali laterali. Il modello è fedele allo schema palladiano nella sovrapposizione di due prospetti di templi classici al fine di raccordare armonicamente la navata principale con quelle secondarie. Al centro si apre il grande portale affiancato da lesene corinzie e sormontato da un timpano triangolare. Ai lati due coppie di colonne binate composite, su alti piedistalli, sorreggono il timpano maggiore mentre l’attico rettangolare nasconde il raccordo con la navata. Lo Smeraldi adotta anche nelle ali laterali quelle soluzioni formali usate nella definizione del portale centrale.