Cenni Storici
La chiesa di San Giovanni Elemosinario è molto antica: fondata ancor prima del 1071, nulla rimane di questo primitivo edificio completamente distrutto durante un disastroso incendio che colpì tutta la zona di Rialto nel 1514.
In seguito a questa terribile calamità, in cui andarono distrutte numerose botteghe ed enormi quantità di mercanzie, la riedificazione della chiesa venne probabilmente affidata ad Antonio Abbondi, detto lo Scarpagnino, il quale si stava occupando della ricostruzione di tutta la zona del mercato. La chiesa venne ultimata prima del 1531.
L’edificio attuale risulta completamente inserito nella densa cortina edilizia tanto da renderne difficile l’individuazione.
Questa scelta può esser motivata da un duplice ordine di spiegazioni: da un lato una volontà di uniformità nella planimetria della zona, dall’altro la necessità da parte del clero di possedere degli ambienti nei pressi della chiesa da affittare come botteghe e da cui ricavarne sostentamento.
Descrizione
La chiesa di San Giovanni Elemosinario è un bellissimo esempio di architettura rinascimentale in cui si conserva eccezionale testimonianza dell’esperienza pittorica di due grandi artisti del Cinquecento, il Tiziano e il Pordenone.
La tradizione riportata dal Vasari racconta che la pala dell’altare maggiore con San Giovanni Elemosinario del Tiziano e la pala del Pordenone per la cappella absidale destra, con i Santi Caterina, Rocco e Sebastiano, furono frutto di una gara d’abilità: terminata la pala dell’altare maggiore raffigurante il santo titolare della chiesa, il Tiziano partì per un viaggio a Bologna; durante la sua assenza alcuni nobili veneziani commissionarono al Pordenone la pala per la cappella absidale destra con l’intento di sfidare pubblicamente le abilità dei due grandi artisti. Si racconta che, di ritorno a Venezia, il Tiziano rimase profondamente adirato vedendo il lavoro del Pordenone in competizione con il proprio.
In realtà, l’analisi stilistica dei due capolavori spinge gli esperti ad ipotizzare che la vicenda fosse avvenuta al contrario, poiché la pala del Pordenone daterebbe al 1530-35, mentre quella di Tiziano al 1545-50.
Informazioni Musicali
(Aldo Bova “Venezia i luoghi della musica“)
Organo Nacchini (1749) a una tastiera e 11 registri, modificato alla fine dell’Ottocento; giudicato un tempo il migliore dei suoi strumenti.
Orari
VISITA ARTISTICA
mercoledì – giovedì | 10.30 – 13.30
(chiusura biglietterie, bookshop e ultimi ingressi dieci minuti prima della chiusura)
CELEBRAZIONI
al momento non si svolgono celebrazioni liturgiche
Mappa

Title | Address | Price | Availability | Contact |
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BASSORILIEVO POSTO ALL’ENTRATA |
San Marco 2542, 30124, Venezia VE |
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San Marco, il parroco Gianmaria Carnonali benedice il doge Donà |
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Adorazione dei Magi |
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Eraclio che reca la croce a Gerusalemme |
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LAVANDA DEI PIEDI |
San Marco 2542, 30124, Venezia VE |
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BASSORILIEVO SUL CAMPANILE |
San Marco 2542, 30124, Venezia VE |
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San Rocco risana gli appestati. |
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Crocifissione di Cristo |
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Madonna col bambino |
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SAN GREGORIO MAGNO E GLI STEMMI DEI GRITTI |
San Marco 2542, 30124, Venezia VE |
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La raccolta della manna |
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Affreschi della cupola. Eterno benedicente e gloria d’angeli |
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SAN GIOVANNI ELEMOSINARIO |
San Marco 2542, 30124, Venezia VE |
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Vergine Annunciata |
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Martirio di Santa Caterina d’Alessandria |
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Il padre Eterno in gloria con il doge Marino Grimani, la dogaressa Morosina Morosini e confratelli della scuola dei pollaioli |
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IL PARROCO GIANMARIA CARNONALI BENEDICE IL DOGE LEONARDO DONÀ |
San Marco 2542, 30124, Venezia VE |
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Arcangelo Gabriele |
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